Comprensione dei rischi di infezione nel trapianto di cellule staminali emopoietiche pediatriche

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Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT) è un trattamento importante per le malattie sia maligne che non maligne nei pazienti pediatrici. Sebbene la procedura offra speranza a molti, le infezioni rimangono una delle principali cause di morbilità e mortalità, in particolare nei trapianti allogenici. I progressi nelle pratiche HSCT – come il crescente utilizzo di donatori alternativi, la deplezione delle cellule T ex vivo e i trapianti di sangue del cordone ombelicale – hanno aumentato l’accessibilità, ma queste innovazioni hanno anche introdotto nuove sfide per la gestione del controllo delle infezioni. Con l’evolversi dei modelli di infezione, diventa sempre più importante comprendere i fattori di rischio sottostanti e sviluppare strategie per mitigare efficacemente tali rischi. Pubblicato (doi: 10.1002/pDI3.101) il 14 luglio 2024 in Pediatric DiscoveryQuesto studio, ...

Comprensione dei rischi di infezione nel trapianto di cellule staminali emopoietiche pediatriche

Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT) è un trattamento importante per le malattie sia maligne che non maligne nei pazienti pediatrici. Sebbene la procedura offra speranza a molti, le infezioni rimangono una delle principali cause di morbilità e mortalità, in particolare nei trapianti allogenici. I progressi nelle pratiche HSCT – come il crescente utilizzo di donatori alternativi, la deplezione delle cellule T ex vivo e i trapianti di sangue del cordone ombelicale – hanno aumentato l’accessibilità, ma queste innovazioni hanno anche introdotto nuove sfide per la gestione del controllo delle infezioni. Con l’evolversi dei modelli di infezione, diventa sempre più importante comprendere i fattori di rischio sottostanti e sviluppare strategie per mitigare efficacemente tali rischi.

Pubblicato (doi: 10.1002/pDI3.101) il 14 luglio 2024 inScoperta pediatricaQuesto studio, condotto presso l'Ospedale pediatrico di Hong Kong, presenta un'analisi completa dei tassi di infezione e dei fattori di rischio nell'HSCT pediatrico. La ricerca affronta l’epidemiologia delle infezioni batteriche, virali e fungine nei pazienti pediatrici, evidenziandone l’impatto sugli esiti dei trapianti.

Lo studio ha analizzato 100 casi consecutivi di HSCT pediatrico da aprile 2019 a ottobre 2021. Ha rilevato che il 93,2% dei riceventi un trapianto allogenico ha avuto infezioni post-trapianto, con infezioni virali le più comuni con il 90,5%, seguite da infezioni batteriche (35,1%) e infezioni fungine (9,5%). In confronto, solo il 30,8% dei riceventi un trapianto autologo presentava infezioni. Le infezioni virali hanno mostrato modelli diversi, con la comparsa del virus HHV-6 e BK (BKV) subito dopo il trapianto, mentre il citomegalovirus (CMV) e il virus Epstein-Barr (EBV) sono persistiti durante il periodo di osservazione di 2,5 anni. È stato scoperto che la deplezione delle cellule T ex vivo aumenta significativamente il rischio di infezioni virali, con rapporti di rischio compresi tra 3,03 e 7,15. Inoltre, i pazienti con tumori in seconda remissione completa hanno mostrato tassi più elevati di infezioni batteriche, mentre i pazienti con malattia gastrointestinale del trapianto contro l’ospite (GVHD) erano più suscettibili alle infezioni fungine. Lo studio ha anche evidenziato un tasso di mortalità per infezione superiore al 10% osservato esclusivamente nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di tumori ematologici che ricevono sangue cordonale o trapianti aploidentici. Questi risultati rafforzano la necessità fondamentale di strategie mirate per una prevenzione adattata al rischio per ridurre le complicanze associate all’infezione.

Il dottor Wing Leung, autore corrispondente dello studio, ha sottolineato l'importanza degli approcci personalizzati nella gestione delle infezioni: "I nostri risultati evidenziano la necessità di strategie su misura per gestire le infezioni nel trapianto pediatrico di HSCT. Identificando specifici fattori di rischio, possiamo ottimizzare le misure profilattiche e migliorare i risultati per i pazienti."

I risultati di questo studio hanno implicazioni di vasta portata per la pratica clinica. I risultati aprono la strada allo sviluppo di protocolli di profilassi delle infezioni stratificati in base al rischio, in particolare per i gruppi ad alto rischio come i pazienti pediatrici con neoplasie ematologiche sottoposti a trapianto da donatore alternativo. L’adozione di questi approcci mirati potrebbe ridurre la mortalità associata all’infezione, portando a un miglioramento dei tassi di successo dei trapianti. Guardando al futuro, la ricerca futura si concentrerà probabilmente sullo studio di nuove terapie antifungine e antivirali e sul perfezionamento delle terapie profilattiche esistenti per migliorare ulteriormente i risultati per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche.


Fonti:

Journal reference:

Yeung, TW,et al. (2024). Alti tassi di infezione e strategie di prevenzione adattate al rischio nel trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche pediatriche contemporanee. Scoperta pediatrica. doi.org/10.1002/pdi3.101.